xa-sbs

Lo scenario è noto: quelli di Alba Dorata mettono le telecamere dei canali televisivi stranieri a registrare le mense per soli greci, poi fanno dire alla nonna di qualcuno di loro che solo Alba Dorata le risolve i problemi e, infine, cospargono il tutto con un sacco di retorica su “clandestini” e “politici marciti”.

Hanno fatto lo stesso anche con il canale televisivo australiano SBS che ieri, nella trasmissione Dateline, si è occupato in maniera approfondita dei neonazisti greci, in un servizio il cui protagonista era l’armato Ilias Panagiotaros.

In realtà, basta uno sguardo più attento alle mense “per soli greci” con le quali inizia il servizio, per rendersi conto del mercato della povertà realizzato sulla pelle di persone che hanno perso la propria autostima, che nascondono i propri volti dietro una carta di identità e con quelli di Alba Dorata che le spingono, “dai che sei il prossimo”. La verità è che gli albadorati odiano pure questi, odiano i poveri, odiano le persone che considerano deboli. Si vede nei loro volti quando gli danno un pezzo di cibo. Che la camera registri, che si guadagni il voto, che se ne vadano da qui.

Nel negozio di Ilias Panagiotaros, la foto del dittatore Papadopoulos è ben esposta, forse come espressione del grande affetto che provano i neonazisti per la patria. Poco dopo il deputato dirà orgogliosamente “invece di suicidarsi, i greci devono uccidere coloro che li hanno portati in queste condizioni”.

Mentre Nea Dimokratia informa la società greca che Slavoj Zizek, il filosofo noto in tutto il mondo che insegna in cinque università diverse, è un rappresentante della violenza della sinistra decadente, il germoglio dell’estrema destra invita i greci ad uccidere. Mentre Nea Dimokratia ritira la proposta di legge contro il razzismo, un rappresentante della malavita chiama i greci ad uccidere. Mentre 70 deputati di Nea Dimokratia votano a favore della proposta presentata da Alba Dorata per la sospensione dell’immunità parlamentare di Petros Tatsòpoulos (deputato di Syriza), questo misantropo invita i greci ad uccidere.

Non si può far finta di rimanere scioccati o sorpresi, però. Tutto questo è già stato fatto. Gli albadorati hanno già ucciso. Uccidono quelli che odiano veramente. Le donne e i migranti. Picchiano quelli che odiano veramente, gli omossessuali e i militanti della sinistra. Attaccano chiunque si opponga alla catastrofe e alla povertà. Demolitori gratuiti, nascosti dietro l’immunità dello stato!

Segue una descrizione analitica del video della tv australiana.

Nella trasmissione Dateline del canale australiano SBS, un deputato di Alba Dorata ha dichiarato che il suo partito vuole agire come un “secondo governo a favore dei cittadini greci”. Questa tesi è stata accompagnata da battute del tipo: “invece di suicidarsi, i greci dovrebbero uccidere coloro che li hanno portati in questa situazione”.

La trasmissione, che viene trasmessa in tutto il paese attraverso la rete SBS e in tutto il mondo con internet, è stata dedicata all’attività di Alba Dorata. All’inizio del servizio, il giornalista inviato Evan Williams dice che “l’ascesa di Alba Dorata, un partito che sostiene apertamente l’antisemitismo e il razzismo e che è collegato con attacchi feroci contro i migranti, fa emergere le conseguenze tragiche della riduzione in schiavitù di un popolo che in passato era orgoglioso”.

All’inizio vengono mostrate le attività di Alba Dorata, come “la distribuzione gratuita di beni alimentari vincolata all’esibizione della carta di identità, per verificare le origini greche dei beneficiari; come l’aiuto ai cittadini che chiedono un loro intervento in situazioni collegate con la mancanza di sicurezza, con la microcriminalità e con gli attacchi contro i migranti; o ancora, come la donazione di sangue da parte di membri del partito, ma solo per coloro che mostrano di avere la nazionalità greca; e, infine, come gli assalti ai mercati etnici e agli ospedali per trovare migranti irregolari e farli espellere”.

La trasmissione ospita dichiarazioni del deputato del partito, il signor Ilias Panagiotaros, che dice in modo caratteristico: “Alba Dorata vuole diventare il corrispettivo di Hezbollah in Libano, un secondo governo a favore dei cittadini greci”. Aggiunge che “le attività del partito coprono carenze importanti dovute al crollo dell’insieme delle istituzioni”.

Durante la visita della troupe della televisione australiana al negozio di Ilias Panagiotaros, il deputato ha risposto con un sorriso estremamente significativo alla domanda sulle tante mazze da baseball di cui dispone in negozio che “semplicemente servono a chi piace il baseball”.

Il giornalista di SBS ha fatto notare che l’ACNUR ha creato un osservatorio specifico in Grecia “che documenta l’evidente ascesa degli attacchi violenti contro i migranti, regolari o meno, e l’intensificazione e la serietà delle ferite, che in certi casi portano anche alla morte, mentre si coltiva sistematicamente la paura”.

In più, si indaga sulle cause che hanno contribuito all’ascesa di Alba Dorata e al suo “consenso tra i cittadini greci”, cause che riguardano l’insufficienza e l’insuccesso dei partiti politici e la povertà economica. Diversi fattori contribuiscono a creare forti sentimenti di rabbia, delusione, ostilità nei confronti del sistema politico e di rivendicazione di alternative, in particolar modo da parte dei giovani che non vedono alcuna speranza per il futuro. Per tutte queste cose i migranti sono nel mirino di Alba Dorata, essendo delle facili vittime e la valvola di sfogo della rabbia”.

Viene sottolineato come l’ideologia e le pratiche di Alba Dorata siano oggetto di denunce da parte delle istituzioni, dei giornalisti e dei rappresentanti delle unioni antirazziste attraverso numerose dichiarazioni.

Di fronte alla telecamera parlano, tra altri, Nikitas Kanàkis dei Medici del Mondo, il documentarista Konstantinos Georgousis ed il giornalista e scrittore Dimitris Psarràs, il quale sottolinea che “spargere la paura è una pre-condizione per la fascistizzazione della società”. Si parla anche dei pogrom contro i migranti e dell’attacco di Ilias Kassiadiris a Liàna Kanelli e Rena Dourou.

La trasmissione si chiude con “l’intenzione di tutti i membri di Alba Dorata di visitare l’Australia”, come dice Panagiotaros che risponde sorridente alla camera, dalla sua macchina dove si vede l’arma nella cintura. Tra l’altro, il giornalista chiede informazioni al riguardo.

Il giornalista ricorda anche il messaggio del Primo Ministro australiano Julia Gillard che “in Australia non c’è posto per politiche del genere”. A questa osservazione il signor Panagiotaros risponde sostenendo che “c’è una rete di sostenitori di Alba Dorata in Australia che continua ad espandersi” e si spinge anche oltre, facendo riferimento alla “storia dell’Australia e al caso delle popolazioni aborigene, per quanto riguarda il razzismo e i diritti umani”.

Fonte: left

Traduzione di Atene Calling