In Grecia i migranti hanno più paura dei poeti.
Ad esempio, hanno paura delle onde
delle biciclette
dei balconi
Cose non importanti,
eppure loro hanno paura
hanno paura dei fossi
delle moto
dei festeggiamenti.
Nelle ore notturne, quando i poeti cenano,
loro hanno paura
che qualcuno bussi alla porta all’improvviso
e nell’ora del frutto, loro hanno paura
di incontrare
In più, hanno paura delle altezze
degli agenti della guardia costiera
della polizia di frontiera
e poi delle pallottole di Frontex
del suono della motocicletta
e dell’ acido.
In più hanno paura sull’autobus
hanno paura sulla metro
hanno paura sul taxi
hanno paura a lavoro
hanno paura in città
hanno paura nei paesi
hanno paura dei padroni
soprattutto dei padroni!
Hanno paura dei piedi di porco
delle catene
dei pugni di ferro
e delle bottiglie rotte
hanno paura dei coltelli
e mentre i poeti si mettono a dormire
loro hanno paura
di morire
sui binari del treno
braccati.
Konstantina Kuneva
Mohammed Atif Kamran
Edisson Yahai
Arivan Abdullah Osman
Gramos Palushi
Hussain Sahindul
Abdulkarim Yahya Idris
Ilmi Lates
Tony Onuoha
Non abbiate più paura,
di voi
non scriveranno
mai
i poeti.
Scritto da Silentcrossing, portato da Jaquou
Fonte: parallhlografos
Traduzione di Atene Calling